Caffè

Qual è il risultato di Caffè?

Ci sono alcuni concetti nell’industria del caffè, e in particolare nel mondo dei baristi, che tendono a passare inosservati al grande pubblico. La nostra mission con questo sito web, oltre alla consulenza commerciale, è anche la diffusione e l’avvicinamento della nostra passione a tutto il pubblico, ed a tal proposito oggi affronteremo la spiegazione sul retrogusto del caffè.

Per fare ciò, la prima cosa è definire il concetto di retrogusto, per i più neofiti in materia gastronomica:

Il retrogusto è la sensazione gustativa e aromatica che un alimento ci lascia dopo essere passato per la nostra bocca ed essere stato a contatto con le papille gustative.

In altre parole: il retrogusto inizia a manifestarsi quando inghiottiamo il cibo. Viene anche chiamato retrogusto, retrogusto o anche bouquet interno (questo termine più applicato al mondo del vino).

Qual è il retrogusto o il retrogusto del caffè?

Se lo applichiamo al caffè, il retrogusto alla fine è la somma o l’insieme di sensazioni, espressioni e sfumature che proviamo ad ogni sorso della nostra bevanda, e che compaiono proprio quando l’abbiamo deglutita. Non deve sempre coincidere con il gusto del caffè quando lo mettiamo in bocca, e ovviamente può variare molto anche in bevande diverse della stessa bevanda.

Un caffè dalle sfumature secche o forti in bocca può culminare con un retrogusto dolce (ad esempio con note di cioccolato o vaniglia) che lascia in bocca una sensazione completamente diversa da quella iniziale.

Com’è il retrogusto del caffè?

Il retrogusto del caffè ha generalmente due dimensioni: la durata del retrogusto in bocca e il gusto stesso. Vale a dire: quanto dura il retrogusto del caffè, e com’è davvero quel retrogusto del caffè. Sono due aspetti che si misurano in modo diverso.

A seconda della sua durata: il retrogusto del caffè può essere breve, lungo o persistente.

A seconda del gusto, possiamo distinguere tra il retrogusto di acidità, dolcezza e amaro (con molte sfumature tra loro, sì). Analizzeremo ciascuno di questi valori più lentamente per saperne di più su di essi e per sapere come identificarli correttamente nella nostra prossima degustazione:

L’ acidità nel retrogusto del caffè può essere croccante e brillante (caffè acido), oppure liscia (caffè con bassa acidità). Un retrogusto di caffè aspro durerà più a lungo e potrebbe persistere più a lungo di un retrogusto più delicato. A volte un retrogusto acido è il prodotto della sottoestrazione del caffè.

Il retrogusto del caffè dolce è normalmente un prodotto delle condizioni e dell’origine del chicco, e non del processo di estrazione. Di solito è la sfumatura che bilancia l’eccessiva acidità.

Infine, il retrogusto amaro è solitamente il meno gradevole di tutti, ed è accettabile solo se è un prodotto naturale delle proprietà organolettiche del chicco che stiamo assumendo. Se il retrogusto amaro del caffè compare per altre circostanze, come un’eccessiva estrazione o una tostatura molto lunga, di solito è incontrollato e lascia una sensazione aspra in gola… ecco perché a volte ci viene voglia di bere un bicchiere di acqua fredda dopo alcuni caffè.

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